La doula, più che “fare”, sa “stare”. Sta con la donna in gravidanza, sta con la mamma che ha appena partorito, sta con la coppia che aspetta un bambino e con la famiglia a cui si aggiunge un nuovo membro. E’ complesso descrivere e trasmettere la qualità di questo “stare” senza quasi “fare”. Ma faccio un tentativo.
“Stare” significa essere accanto, lasciare che le cose accadono, rimanere in ascolto, assecondare. Per avere una buona qualità di questo “stare”, è molto importante per me come doula arrivare da te riposata, centrata, equilibrata, serena e accogliente. Senza queste caratteristiche, la mia qualità dello “stare” non sarebbe la stessa. Io sto con te, in qualsiasi situazione, sto con te nell’attesa, sto con te nelle giornate altalenanti di ormoni post parto, sto con te nella fatica, sto con te nella preoccupazione, nella novità, nel “non so più chi sono, mi sono persa e mi devo ritrovare”, nei dubbi, nelle domande, nel “chissà se ho il latte”. Ecco, io semplicemente sto.
Stare accanto a te significa accoglierti, lasciare che tu possa trovare ristoro nella mia presenza, significa essere contenitore per tutto ciò che hai voglia di condividere. Ma significa anche stare nella profondità e nella relazione, una relazione che con ogni incontro si fortifica di più, significa essere un punto di riferimento e una persona fidata per te. Stare accanto a te significa essere la calma in persona, portarti serenità, fiducia (in te stessa e nelle tue risorse), leggerezza, sostegno.
Mi riconosco questa qualità dello “stare”, perché non solo mi viene riportata quando mi dici “lascia stare la casa e vieni vicino a me, chiacchieriamo”, ma perché sono grata dell’esperienza pluriennale che ho accumulato sin da ragazza per arrivare dove sono oggi. Mi rende fiera e grata, grata di poter esserci per te e “stare”, con tutta me stessa.
A volte nelle cose apparentemente più semplici si nasconde una grande complessità. Essere doula è un dono, per me stessa e per te.
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